Elena vive a Bologna e da adolescente avrebbe voluto fare la scrittrice. Alla soglia dei quaranta riprende la penna in mano, ma è ancora ben lontana dalla maturità. Si sente perennemente in colpa, perché nella sua testa ci sono mondi bellissimi, ma non riesce a dargli giustizia una volta trasposti su carta. Dicono che abbia uno stile “cinematografico”, ma a lei sembra semplicemente di descrivere luoghi ed eventi, come se li stesse vivendo per davvero. Ha recentemente iniziato a scarabocchiare, continuando così a tradire i suoi mondi. Ama pennarelli, acrilici, la pittura ad olio e le chine colorate d’ispirazione giapponese.
Un “mezzo passo”. Dire un gradino verso il coronamento del proprio sogno sarebbe presuntuoso. La strada è stata e sarà ancora lunga. Meglio restare umili!
«Pretendere di conoscere e definire il tempo è un’ambizione tipicamente umana. Se proprio vogliamo persistere in questo atto di tracotanza, allora dovremmo saper distinguere fra la potenza dell’acqua di un fiume e la felicità che si prova a catturare un pesce a mani nude, che nuota in quella stessa corrente.»
Elena Bartolucci, "Kairos & Kronos"
Teegarden B era niente altro che l’ultimo limone a disposizione da spremere e anche qui si era ormai arrivati alla «buccia». L’estinzione era ormai solo una questione di tempo, poco a dire il vero.
Elena Bartolucci, "Kairos & Kronos"
«Tuttavia, era un errore cercare di antropomorfizzarli, quelle bestie avevano la velocità e l’agilità di un cerbiatto, accompagnate dalla sete di sangue di un feroce carnivoro. Era semplicemente il loro istinto a guidarle.»
Elena Bartolucci, "Kairos & Kronos"