Nata a Bologna, alla soglia dei 30 anni con il Bianconiglio ha finalmente trovato la scusa per scrivere nero su bianco le immagini che le frullano per la testa e colorano il mondo che osserva ogni giorno. Appassionata delle diverse culture, di paesaggi e avventure legge per viaggiare nello spazio e nel tempo. Nella vita si occupa di design e comunicazione, attualmente lavora per un’azienda software di Bologna.
Un’antologia di racconti che sono il culmine del percorso di scrittura creativa iniziato ormai due anni fa.
«Aveva atteso troppo prima di fare la mossa giusta e più importante. Non solo aveva mancato l’obiettivo, anche il tempismo di lei aveva fatto il resto.»
Francesca Santoli, "Parigi inconclusa"
«I lineamenti erano quasi ultimati, mancavano i capelli. Chissà come avrebbe fatto a riprodurli. La mano svelta e sporca di grafite, però non mostrava incertezze, quasi ricciolo per ricciolo era riuscito a dare corpo e definizione a quella massa.»
Francesca Santoli, "Parigi inconclusa"
«Riccardo aveva la leggerezza dell’eccitazione, l’adrenalina nelle sue vene lo faceva tremolare e muovere a scatti. Non aveva il pieno controllo del suo corpo, ma aveva riacquisito una sorta di autonomia cerebrale che lo rendeva presente nella decisione che compì proprio prima di scendere.»
Francesca Santoli, "Parigi inconclusa"