Laboratorio di Cinema base

Cinema e audiovisivo fanno parte della nostra quotidianità e ormai possiamo davvero guardare indietro e vedere quanta strada ha fatto il mondo del racconto per immagini: dalla pellicola al digitale, dal muto al sonoro, dai film alle serie TV.

Ma oggi la produzione di contenuti audiovisivi è così ampia e accessibile che tutto passa molto in fretta, e la profezia di blob sembra essersi pienamente compiuta: un’immagine dopo l’altra, fotogrammi che si confondono, in un unico calderone, senza soluzione di continuità. Proviamo allora a tirare qualche filo e farci qualche domanda – in ordine sparso – sul cinema e la sua storia, a partire da autori, generi, film che ci possono aiutare a districarci in questo magma, e uscire dalla sensazione che un’immagine ne valga un’altra.

Eccoci pronti per questo nuovo Lab!

Il format

Il format prevede un incontro settimanale di 2 ore, dalle 19.00 alle 21.00, ogni lunedì, da gennaio 2025.

Negli incontri vedremo clip di film, parleremo di cinema, ci faremo tante domande, proveremo a dare qualche risposta… e i partecipanti saranno invitati a discuterne insieme, proporre spunti, a cercare nuovi collegamenti tra passato e presente.

Programma

🎥 1. Cinema muto e cinema sonoro
 

Ok, il cinema l’hanno inventato i fratelli Lumière, e secondo loro era “un’invenzione senza futuro”: ma come si è formato il linguaggio cinematografico in quei primi anni pionieristici? Attraverso brevi clip dei Lumière, Melies, Chaplin, e… Shaun the sheep, parleremo di com’è nato il racconto per immagini, e di come in fondo, esagerando, anche oggi facciamo più o meno le stesse cose, con qualche chiacchiera in più!

La nascita del linguaggio cinematografico. Spunti sparsi sull’evoluzione del cinema
Ricognizioni sui generi cinematografici, alla ricerca del senso del concetto di genere.
🏭 2. L’industria e la creatività

Aggiriamoci nel dibattito tra industria e artisti che ha caratterizzato il cinema fin dall’inizio (arte troppo costosa per essere appannaggio della pura libertà creativa). E di questo dibattito fa parte la questione dei generi, che ancora oggi ingenera molta confusione. Per esempio quando si parla della necessità di un “ritorno al cinema di genere”. Parleremo di commedia, di western, di thriller, di horror, di fantascienza… E magari anche di qualche genere che scopriremo noi.

🏙️ 3. Ma Woody Allen fa sempre lo stesso film? 

Ci sono stati anni in cui Woody Allen era l’eroe di pochi intellettuali, poi gli anni degli scandali, fino agli anni di “…ma fa sempre lo stesso film!”. Ma la sua carriera è molto più complessa e sfuggente. Autore comico da ragazzo, poi comico lui stesso, quindi autore di teatro, poi sceneggiatore di film di successo, quindi regista lui stesso, poi…  Quali sono i fili conduttori della sua carriera? E quali cose sono cambiate negli anni? Proveremo a capirci qualcosa, e intanto ci faremo anche quattro risate.

Il mistero di un autore geniale e da qualche anno anche controverso.
Parte prima: la commedia nostrana, tra cambiamento e tradizione.
🎭 4. Commedia all’italiana vs commedia americana

Il genere commedia in Italia ha avuto una storia gloriosa, ha attraversato molte crisi, è stata oggetto di mille dibattiti. La domanda da cui partiremo noi è: ma perché la nostra commedia non è più “esportabile”? E poi: qual è una definizione sostenibile del genere “commedia all’italiana”? I Vanzina e Risi facevano lo stesso genere? Perché continuiamo a evocare un ritorno salvifico della commedia all’italiana? Guarderemo spezzoni di film, faremo qualche provocazione, cercheremo di capirci qualcosa…

🎭 5. Commedia all’italiana vs commedia americana

La commedia americana ha codificato stilemi narrativi e modelli di riferimento che arrivano fino ad oggi. Ma da decenni tutto questo viene guardato con un po’ di sufficienza, attribuendo a quei film una superficialità e una semplicità che non avevano. Ma allora di cosa era fatta la vera pasta di quella commedia (che già a metà anni quaranta ha esaurito la sua potenza di fuoco)? Cosa possiamo prendere da quei film e portare dentro il nostro bagaglio di autori per scrivere commedie migliori? Ve lo dico subito, la risposta non è i cappelli

Parte seconda: la commedia dell’equilibrio.
Ovvero, il western come genere epico.
🌵 6. Fumo all’orizzonte: tre film di John Ford a confronto

Prenderemo tre film fordiani, celeberrimi (Ombre rosse, Sentieri selvaggi, L’uomo che uccise Liberty Valance), ne guarderemo alcune brevi clip e li useremo per vedere con semplicità cosa vuol dire raccontare con le immagini una storia. E intanto parleremo del genere western, di storie epiche, di Omero, e di come mettere dei personaggi di ubriaconi nelle proprie storie – insomma, di come i cliché vadano benissimo, se li sai usare. E John Ford li sapeva usare.

⏪ 7. A ritroso. Il cinema reinventa se stesso

Quando uscì Blade Runner cambiò l’immaginario della fantascienza dell’epoca. Ma al di là del valore dell’opera, da qui possiamo partire per tirare altri fili di piccola storia del cinema. Dall’uso degli stilemi del genere noir (di cui vedremo qualche clip), all’importanza della costruzione del mondo visivo nei film, alla questione della lotta tra autori e produzioni (c’è di mezzo un origami…). Per spostarci verso altri esempi di mondi immaginifici creati in altri film (anche di animazione), e sulla dialettica continua, nel cinema, del polo magico e di quello realistico. 

Blade Runner, il cinema noir, Wall-e, la fantascienza, e altri fili da tirare.
Il cinema popolare e personale di un regista che divenne un genere.
🎬 8. Piccole lezioni di linguaggio filmico attraverso Hitchcock

Hitchcock è stato per decenni un regista di successo commerciale enorme, e da un certo punto in poi persino un marchio (una silhouette). Ci è voluto Truffaut ad aprire il sipario sulla verità, con il suo libro intervista: Hitchcock non era solo un grande regista commerciale, era anche un consapevole intellettuale del cinema, un artista orgoglioso delle proprie opere, e un autore personalissimo, complesso, tormentato. Sempre con un velo di ironia. Quello che proveremo a fare nel nostro ultimo incontro è chiudere il cerchio e ricordarci da dove siamo partiti: immagini in movimento, tutto qui.

Host: Mario Mucciarelli

Autore e sceneggiatore, bolognese, ha scritto per cinema, narrativa, radio, teatro e TV. 


Per il grande schermo ha scritto “The space between” di Ruth Borgobello (candidato australiano come miglior film straniero agli Oscar 2018), e “La guerra a Cuba” diretto da Renato Giugliano. Ha lavorato come lettore per Medusa Film, lavorando sulle principali produzioni del cinema italiano dal 2006 al 2012. Ha collaborato come autore anche a diversi documentari per cinema e TV, come “Lonely Dolls” di Renato Giugliano per Discovery.


Ha pubblicato “Il libro dei Vetuschi” per Il Castoro, e “Lumière Lumière” per Sagoma Editore, racconti umoristici sulla storia – inventata – del cinema Lumière di Bologna, e da anni si occupa di radiodrammi e drammaturgia audio come autore o assistente alla drammaturgia, come nel caso della riedizione dei radiodrammi di Fellini per RSI, regia di Sergio Ferrentino.


Tiene corsi di scrittura per adulti e ragazzi e seminari di cinema, con un’attenzione speciale al cinema classico, muto e sonoro, e alla commedia americana e italiana.

📌 Modalità d’iscrizione e di pagamento

L’accesso al percorso completo, ovvero gli 8 incontri in programma, ha un costo di 160€. L’iscrizione mensile (4 incontri consecutivi) ha un costo di 90€. Il Laboratorio è a numero chiuso: massimo 14 partecipanti

È possibile pagare con bonifico, con carta, oppure in sede in contanti o con il POS. Non siamo convenzionati per accettare buoni o bonus. Una tessera ARCI è obbligatoria per partecipare ai Lab. Puoi farla in qualunque circolo ARCI o, se preferisci, anche direttamente da noi al costo di 15€

🥕 A chi è rivolto?

A chiunque abbia una passionaccia per il cinema e per le sue storie, e abbia voglia di approfondire la storia della settima arte. Non serve avere una preparazione accademica, non c’è bisogno di aver visto “tutti i film”! 

 

Chi ne sa di più non rovini la sorpresa a chi deve ancora guardare un film, chi ne ha visti meno si prepari a godersi un sacco di stimoli cinematografici!

🥕 Quali sono gli obiettivi?

Approfondire alcuni temi di storia del cinema attraverso otto percorsi non esaustivi e non troppo formali. Sarà come partecipare a otto seminari di storia del cinema, tra aneddoti, approfondimenti di linguaggio cinematografico, collegamenti tra elementi di epoche diverse.

In ogni incontro ci sarà uno spazio per scambiarsi idee, stimoli e riflessioni. E se qualcuno vuole provare a scrivere a casa qualcosa sui film che abbiamo trattato, e condividere queste pagine, anche questo fa parte del nostro approccio: aperto, rigoroso, rilassato.  

 
🥕 Dove si svolge?

Questo Laboratorio si svolge nella nostra sede di Bologna in via Ferrarese 169/A.

🥕 Ci sono limiti d'età?

No! Ragazzi e adulti sono i benvenuti, ognuno porta il proprio punto di vista e il proprio modo di guardare e interpretare i film.

🥕 Qual è il materiale necessario?

Carta e penna se volete prendere appunti. Quindi, in linea di massima, diremmo solo: occhi e orecchie aperte. Occhi soprattutto.

Domande Frequenti (FAQ)

Posso effettuare una prova?
Questo Laboratorio non prevede incontri di prova.

Negli Open Day puoi conoscere noi ed i nostri Laboratori gratuitamente, tieni d'occhio il calendario!
Quali sono gli argomenti?

Consulta il programma con il dettaglio degli argomenti e, se hai dei dubbi o delle domande, scrivici per email o sui social!

 

 

Posso usare il computer?
Se vuoi usare un portatile o un tablet per prendere appunti, non farti problemi! 
C'è un limite d'età?
Questo è un Laboratorio pensato per tutti, senza limiti d'età.
E se non sono all'altezza?
Se hai questo timore, sei nel posto giusto! Lavoriamo per far sentire ogni partecipante a proprio agio, stimolando la condivisione libera e senza giudizi.
E se perdo un incontro?

 

Se perdi un incontro (o più di uno), ti invieremo un riassunto degli argomenti dell'incontro. E se rimani indietro, non preoccuparti, ti aiuteremo a recuperare! 

 



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